Ieri con Pegah Moshir Pour e Rita Di Tizio è stato un momento di grande sensibil


Ieri con Pegah Moshir Pour e Rita Di Tizio è stato un momento di grande sensibilità culturale, un messaggio di amore rivolto ai nostri figli, ai nostri ragazzi che non hanno più termini di paragone se non lo scempio costruito da una società che non trasmette più valori veri e civili.

Che cos’è la LIBERTÀ?

Sicuramente non è starsene in una notte d’estate con la propria fidanzata a mangiare un panino ed essere ucciso a sangue freddo e con una crudeltà che neanche la peggiore delle bestie sarebbe stata capace di fare!

Dove è l’umanità?
Dove è il buon esempio?
Ormai Napoli è una città alla deriva su tutto!

E tu caro Sindaco che sei stato Rettore all’ Università circondato da ragazzi come Giovanni, con che coraggio hai avuto la forza di brindare in una manifestazione che andava annullata seguita da un lutto cittadino?

Hai brindato il giorno stesso che un ragazzo è stato ucciso a bruciapelo!
Nella TUA città!
La città che TU dovresti amministrare,
una città che vantava cultura in tutto il Mondo e che oggi viene ricordata solo per la pizza fritta a 2 euro, Gomorra, Mare Fuori.

Vergognamoci! Tutti!
La colpa è solo nostra!
Della nostra insensibilità!
Lí poteva esserci mio figlio, tuo figlio, tuo nipote!

Ed io mi ritrovo qui in un piccolo borgo Irpino cercando invece di trasmettere con le mie piccole possibilità un messaggio di speranza, di cambiamento ma ho paura, paura per mia figlia!

Cosa ci resta?
Dobbiamo fuggire da Napoli?

Si. Dobbiamo fuggire da Napoli.

Non si può tacere!
Io nn sto zitta.

I miei colleghi nn so…se parlano e si ribellano poi sono fuori dai cartelloni artistici napoletani!
A me nn interessa!
Non sono complice di una società che va a rotoli!

Giovanni era figlio di un collega.
Una persona perbene che ha dato tanto all’arte e alla cultura napoletana.

Sono vicina alla famiglia Cutolo.
Oggi sono profondamente triste.

Irpinia TERRA DI MEZZO








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