Maradona ci ha insegnato a sognare, ci ha uniti nel segno di qualcosa, quel qualcosa era lui che poteva arrivare fino in porta palla al piede, in qualsiasi momento. Quella ragazza che ci piaceva tanto ci avrebbe baciato, l’interrogazione del giorno dopo sarebbe andata bene, per non dire del compito di matematica. Avremmo avuto vite migliori perché Maradona stava dalla nostra parte, era nostro. Non del Napoli o della città, era di ciascuno di noi. Maradona, il Dio del pallone, si allenava a Soccavo, un posto in cui potevamo arrivare in motorino, addirittura in biciletta. Maradona per noi era diventato un’unità di misura. A chiunque facesse bene una cosa – qualsiasi cosa – i complimenti sarebbero stati “A livello di Maradona”. Se, invece, qualcuno avesse provato a fare qualcosa di difficile, di troppo complicato, di impossibile gli sarebbe stato detto: “Ma chi ti credi di essere? Maradona?”. Eravamo ragazzi, eravamo ingenui, era un ragazzo anche lui e giocava con noi, per noi. #fonteskysport #maradonaèesistitodavvero #riposainpace❤️ #diegoarmandomaradona #DiegoMaradona